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Il portare, un’esperienza antica senza confini

L’esperienza del portare il proprio bambino con una fascia porta bebè è antica in tutto il mondo. Cambiano i nomi, i materiali delle fasce e le modalità, ma ciò che oggi è noto ovunque come babywearing è una pratica diffusa da secoli a ogni latitudine.

L’esperienza del portare il proprio bambino con una fascia porta bebè è antica in tutto il mondo. Cambiano i nomi, i materiali delle fasce e le modalità, ma ciò che oggi è noto ovunque come babywearing è una pratica diffusa da secoli a ogni latitudine. Fin dal lontano passato, infatti, le donne in Africa, Asia, India e America hanno indossato il proprio bebè per necessità, dovendolo accudire mentre svolgevano attività necessarie alla sopravvivenza.

Le tradizioni del portare nei diversi angoli del pianeta sono state il tema della tesina con cui sono diventata Consulente del Portare® (se vuoi approfondire leggi qui). Approfondire la storia del portare, le analogie e le differenze tra diversi popoli ci aiuta a comprendere alcuni concetti importanti.

Il primo è che il babywearing è un’attività tanto emozionante quanto naturale per l’essere umano, che fa parte del nostro DNA di mamme e papà. Il secondo insegnamento è che ciascuna cultura interpreta e arricchisce in modo unico e profondo alcune esperienze comuni in tutto il mondo, quelle che ci fanno essere un’unica grande famiglia. 

In Africa tantissime mamme usano da secoli le fasce porta bebè, che indossano fino a quando i figli hanno 3-4 anni. Per i primi mesi i bambini vengono portati davanti, poi vengono tenuti abbracciati alla schiena. Essendo un tutt’uno con la mamma, il bimbo crea un forte legame con lei, imparando giorno dopo giorno le prime regole ed emozioni delle relazioni umane. La gioia di un sorriso, così come la serenità di un incontro, è un’esperienza condivisa con la migliore compagna di viaggio. 

Anche in Sud America, come in Messico e in Perù, la tradizione del portare il proprio bambino è molto antica in alcune comunità rurali. Le donne dovevano coltivare campi e camminare anche per lunghi tragitti e non potevano certo usare la carrozzina, i cui primo prototipo fece la sua comparsa nella storia solo nel XV secolo sotto forma di carretto! 

Restando in America è quasi certo, però, che i primi ad aver indossato i bambini siano stati gli indiani con i cosiddetti “paopooses”. Cosa sono? Ancestrali fasce porta bebè costruite con stoffa e tavole.

Vere e proprie opere d’arte sono invece le fasce porta bebè usate anticamente in Cina. Nel sud ovest del grande pese asiatico sembra essere nato infatti il Mei Tai, ancora oggi prezioso oggetto da collezione. Il Mei Tai nasce come un quadrato di seta e cotone ai lati del quale vengono fissate due bretelle. Decorazioni, disegni e ricami eleganti rendono questo tipo di fascia una vera opera d’arte!

Tornando in Europa ma continuando a parlare di capolavori artistici, scopriamo che in alcuni famosi dipinti, ad esempio La Madonna col Bambino dipinta da Giotto e oggi conservata a Padova (Cappella degli Scrovegni), si trovano esempi di fasce a testimonianza del loro utilizzo nella quotidianità.

Non c’è quindi nessun luogo in cui il babywearing non sia stato praticato in qualche forma per scelta o necessità fin da tempi remoti. Arrivando al secolo scorso, per concludere il nostro viaggio in Italia, abbiamo immagini del periodo tra le due guerre mondiali in cui si vedono mamme addormentare i propri figli avvolgendoli nel grembiule utilizzato durante le pulizie domestiche.

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