Allattamento e babywearing fanno bene alla mamma e al bambino
Allattare e portare in fascia i bambini possono diventare validi alleati delle neomamme
Molte sono le donne diventate mamme in questo strano periodo che non possono usufruire del supporto e del sostegno dei canali tradizionali che di solito sono dedicati a chi è in attesa o ha partorito da poco. Partorire e diventare mamma ai tempi del coronavirus può essere più stressante e un evento vissuto in solitudine. Informarsi sulle pratiche che possono facilitare il parto, la nascita, l’allattamento e il contatto è un segno di amore e di responsabilità verso il bimbo che verrà, per iniziare bene il viaggio più importante della vita, perché l’utero è la prima cameretta che il bambino abita, e il corpo della mamma è la sua prima casa.
Sicuramente, in ospedale, vi sono stati spiegati e consigliati l’allattamento al seno, il contatto fisico e l’attenzione verso i bisogni del vostro piccolo, noi da sempre promuoviamo la fusione del babywearing a questi momenti fondamentali per favorire il benessere della diade mamma-bambino. Già da anni gli studi sul babywearing hanno dimostrato che portare i bambini addosso, il contatto pelle-a-pelle aiuta a favorire un’adeguata produzione di latte da parte della mamma. La vicinanza tra mamma e bambino stimola gli ormoni coinvolti nella lattazione come l’ossitocina che si attiva principalmente durante il travaglio, l’allattamento e più in generale nel post partum. Inoltre, avere la possibilità di creare un ambiente protetto e rilassante sia per la mamma sia per il bambino, incrementa la produzione di endorfine che, combinate all’ossitocina, aumentano il senso di accudimento e di attaccamento profondo e duraturo.
Avendo il proprio bambino a contatto la mamma può riconoscere efficacemente i segnali di fame in tempo, rispondendo ai bisogni del piccolo in maniera adeguata e consentendo un perfetto allineamento fra richiesta di latte e produzione. Un altro valido motivo per avvicinarsi al babywearing per le neomamme è che il contatto pelle-a-pelle favorisce la colonizzazione batterica del neonato con i batteri presenti sul corpo della mamma e il latte materno conterrà proprio gli anticorpi specifici contro questi batteri. Il bambino portato inoltre, avrà una maggiore stabilità termica e respiratoria (ricordiamo che la “kangaroo mother care”, conosciuta anche come marsupio terapia, è usata negli ospedali con i bambini prematuri proprio per questi motivi).
Introdurre la fascia portabebè nelle prime settimane di vita
Come ben tutte sappiamo allattare non ha orari, ci capita infatti di dover soddisfare questo bisogno più volte al giorno e anche di notte. Le neomamme non hanno modo di pianificare una scaletta giornaliera, e spesso si trovano a dover “combattere” fra le attenzioni richieste dal proprio piccolo e la montagna di cose che necessitano del suo intervento - altri figli, gli inevitabili lavori di casa, una doccia ancora da fare… In questi primi giorni occorre trovare un equilibrio che verrà mantenuto anche nei mesi successivi, restando in ascolto del proprio bambino, creando un rituale fatto di gesti e luoghi in cui sentirsi rilassati e in armonia che si adatteranno naturalmente alla sua crescita.
Introdurre l’utilizzo della fascia, soprattutto con un neonato, può essere un valido alleato. Aiuta a rafforzare l’unione mamma-bambino necessaria ad entrambi, aiuta ad avere un contatto visivo costante, aumentando il senso di protezione e conforto del vostro piccolo, concede una maggior libertà di movimento, permettendovi di compiere più azioni contemporaneamente. Indicata fin dai primi giorni di vita la fascia portabebè avvolge il bambino in un morbido abbraccio, diventando così il prolungamento delle braccia di mamma, che si trova libera di svolgere molte attività in movimento.
Allattare e portare in fascia sono due pratiche complementari che necessitano di qualche accortezza: il bimbo sereno in fascia, nutrito già dal contatto materno, tende a rilassarsi e allungare i tempi tra una poppata e l’altra. Questo può essere utile in alcuni casi per regolare meglio i tempi delle poppate, ma in caso di bimbi piccoli e sonnolenti è opportuno non distanziare mai troppo i tempi dell’allattamento per non rischiare di saltare una poppata.
Allattare in fascia è possibile?
L’allattamento non è solo nutrimento del bambino, ritagliarvi un momento dedicato a guardare il vostro piccolo in viso, annusargli le manine e sentirlo vicino mentre lo allattate è uno dei momenti che amerete di più di questa nuova esperienza da mamma. Quindi, per nutrire il vostro piccolo, toglietelo dal supporto ogni volta che vi è possibile, tenetelo tra le braccia e allattatelo. Infatti, per quanto l’idea di allattare in fascia possa sembrare semplice, lo è molto di più farlo in una posizione confortevole e rilassante che possa favorire al neonato un attacco ed una suzione corretta.
Allattare in fascia con qualche accorgimento è possibile, per esempio le ultime linee guida sconsigliano l’utilizzo della fascia - o di un qualsiasi altro supporto - nella posizione a culla ed è quindi preferibile evitare legature dove il bambino viene “coricato”, perchè, soprattutto nelle prime settimane di vita, è importante ridurre il rischio di difficoltà respiratorie del neonato, dovute ad un posizionamento scorretto. Meglio prendersi quindi il tempo necessario e distinguere i momenti del portare il neonato in fascia e dell’allattamento per godere a pieno dei benefici di entrambe le pratiche.
Le mamme esperte lo sanno, nel momento in cui l’allattamento è ben avviato, il babywearing diventa una pratica quotidiana e la mamma si sente competente e sicura di poter gestire questa combinazione, allora diventa naturale proporre al bambino l’allattamento anche mentre si porta. La versatilità che offrono le legature con la fascia portabebè e le molteplici regolazioni dei marsupi ergonomici, rendono semplice il posizionamento del bambino senza compromettere la sicurezza e l’intimità dell’allattamento.
Portare in fascia è uno stile di vita e una scelta di accudimento naturale, noi desideriamo fornirvi le indicazioni generiche per sensibilizzare le mamme all’utilizzo della fascia in relazione all’allattamento, ma ricordiamo che ogni mamma - ed ogni bambino - ha esigenze e abitudini diverse e non esiste un modo giusto o un modo sbagliato di vivere la maternità.
Nell’attuale situazione di emergenza, molte ostetriche organizzano corsi preparto e postparto online, le consulenti per il sostegno all’allattamento continuano a dare informazioni utili alle mamme e le consulenti del portare affiancano le mamme che vogliono imparare l’utilizzo corretto della fascia portabebé anche a distanza.
La nostra indicazione è quella di usare il buonsenso ed il vostro istinto per poter godere pienamente dei benefici di entrambe le pratiche e affrontare con maggior serenità le difficoltà di un inizio che in un primo tempo deve solo trovare ritmi e modalità giuste per poter essere vissuto in tutta la sua meraviglia.
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